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Attività di Cloze
Giorgio Caproni è nato Livorno, il 7 gennaio 1912, ed ha vissuto lungo periodo a Genova, dal 1922 al 1946, per trasferirsi definitivamente a Roma. Le due città portuali, le prime esperienze infantili periodo drammatico che precedette l'avvento della dittatura fascista concorso a formare le sue metafore come di Enea, così come appare nel monumento che gli stato eretto a Genova, con sulle spalle il padre Anchise e mano il figlioletto Ascanio, che nella mente poeta diventa simbolo dell'uomo moderno, ritratto nel suo momento maggiore solitudine, con sulle spalle il peso una tradizione vacillante e per mano una speranza incerta per sostenerla. Fino prime opere il poeta si differenzia dalla cultura poetica d'avanguardia degli successivi al 1930, cioè dell'ermetismo fiorentino espresso riviste "Solaria, Letteratura, Campo di Marte, Il frontespizio". Nel discorso poetico di Caproni è evidente estrosa ricerca metrica che costituirà un elemento costante alle opere più tardi e che si manifesterà anche assunzione della rima, usata come elemento portante, in musica la consonanza e la dissonanza. A unire i metri spesso presente la rima, ricercata attenzione, con determinata fiducia nel significato di una continuità regolare struttura, in correlazione con gli schemi chiusi stabiliti.