Leggere il testo ed inserire le parole mancanti.
Attività di Cloze
Con violenza, Caproni oppone alla semplificazione forme poetiche la tragica complessità delle ragioni di fondo del discorso, la presenza della morte insieme con la perdita passato, della memoria, degli affetti, di tutto che è accaduto, rappresentano il motivo di fondo dei due precedenti. In "Il muro della terra" è l'aspra, amara, cruda protesta l'inesistenza di Dio, per il Dio perduto. Dio la figura intravista una volta in uno dei bui cantoni di un bar al porto; è forse l’Idalgo, il bel vecchio, forse era un cappellaio, incontrato tante volte vinaio, poi scomparso di colpo; è il personaggio "Testo della confessione" che è ucciso protagonista narratore. Nel suo più recente , "Il franco cacciatore", Editore "Garzanti", continua il suo discorso problemi dell'esistenza, sul dramma dell’inconoscibilità, della solitudine umana, morte. Ancora più che ne "Il muro della Terra", quest'opera, il poeta mostra una sconvolgente denuncia delle autodecisioni o uccisioni del fantasma di Dio. In continuo sparire e morire, l'espressività si adegua simbologie fredde e pietrificate: il gelo, la neve, vento, i sassi sono referenti oggettuali, su insiste la poesia di Caproni, con cui spara le sue angosce.