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Attività di Cloze
Nel primo poemetto "Pensieri in riva al mare" la matrice vera soprattutto nella penetrante ricerca di motivi autobiografici esistenziali, resa efficace dalla struttura sintattica e metrica, con prevalenza endecasillabi alternati a settenari e talvolta quinari. In un discorso riassume sempre i temi di fondo: la vita e mistero, la storia e l'eterno, il presente la speranza. Il mare diviene simbolo grandi motivi esistenziali e religiosi d’un tempo, che rifanno al perenne mutare delle cose e delle creature, inutilità delle feroci e assurde lotte umane, cui segue quiete di civiltà spente, il rifiorire della vita, il silenzio morte. Maggiore è l'intensità di ideazione e di scavo poemetto "Giorno dei santi" che, in otto momenti, esprime forza di trasposizioni emblematiche del paesaggio esterno - pioggia, fango, grigiore novembre - nella disposizione dell'animo, tristezza, senso dell’ineluttabile. Nei versi tensione si dissolve nella coscienza di una realtà e di destino comune, che col verso incisivo e duttile aperto alla vibrazione eloquente, alla comunicazione, senza i rischi di rifinitura neoclassica nel prevalente endecasillabo.