Leggere il testo ed inserire le parole mancanti.
Attività di Cloze
Nel ‘55 uscì "Morte del Ricco" che un libro di poesia semi drammatica, io infatti chiamai un oratorio, in quanto commenta parabola - la parabola del ricco, quella riportata da San Luca - però c'è una vera e propria azione, sono tutti personaggi messi frontalmente. Per me ha avuto importanza però, siccome è poesia unica, quindi che vale nel insieme, che richiederebbe una lettura a più voci, preferisco saltarla passare invece direttamente al "Giorno dei Santi. Giorno dei santi", che segnò me una svolta […] in due sensi: uno lato formale, perché fino ad allora avevo usato versi piuttosto simili versetti biblici, invece in "Giorno dei santi" e l'altro poemetto compreso nella raccolta tornai a metri più tradizionali - endecasillabi, settenari appunto - quindi svolta in direzione classica; poi anche un'altra svolta in più intimista diciamo perché, mentre "La Sabbia e l'Angelo" era così molto impersonale, quasi oracolare, e poi in "Morte del ricco" ero immedesimata via via con i vari personaggi - nessuno quali ero io stessa - invece in "Giorno dei santi" e "Pensieri in riva al Mare" appaio più in persona.