Leggere il testo ed inserire le parole mancanti.
Attività di Cloze
Arrivammo al commissariato, lui entrò, il commissario ascoltò per primo, poi mi chiamò e disse - mi guardava mi ricordo con un'aria molto drammatica, come fosse in presenza di un criminale oramai senza speranza, condannato, preso e… - mi disse: “La faccenda mette male" – “Va bene” dissi io “Lo spero bene”. Io credevo si mettesse male, naturalmente, per il sergente dei vigili fuoco, mentre nella mia ingenuità non avevo capito che si metteva male me. “Ma” dissi “Perché?” - “E Beh perché, questo qui di fuori” e definì con un insulto napoletano, abbastanza volgare, disse che un certo "Sfaccim’", che è una parola napoletana che dire qualche cosa di assimilabile a figlio di buona donna o cose, forse anche un pochino più insultante e mi disse che era uno che andava fino in fondo, che tollerava, così. “E allora?”, chiesi io, “E allora lei va e gli scusa!”, dissi: “Io gli chiedo scusa?” – “Ma sì, troviamo maniera. So che voi artisti” mi disse commissario di allora “Usate sempre prendere durante lo spettacolo qualche cosa tenervi su”. […]“Lei dice che ha esagerato con una queste cose e che quindi si è trovato in situazione di estrema irritabilità, eccetera”.