Leggere il testo ed inserire le parole mancanti.
Attività di Cloze
Michele Coccia: Ecco e per Ovidio? Noi abbiamo mente le pagine della sua "Letteratura", nelle quali lei un paragone con delle differenziazioni tra i due grandi figli Abruzzo, appunto: Ovidio e D'Annunzio. Come lo vede, che di Ovidio lo colpisce soprattutto? Forse la plasticità certe immagini?
Ettore Paratore: Esattamente appunto, il culto plastico della forma. Io riguardo ho anche scritto due saggi, "Ovidio e D'Annunzio" "Antecedenti ovidiani del linguaggio di Alcyone", che sono poi definitivamente ripubblicati nel mio volume del '66, "Studi dannunziani". E lì […] mostrato - e ora nel saggio che sto leggere a Napoli, ho di nuovo risviluppato - e ho mostrato "Alcyone", oltre ad essere quella creazione di nuovi miti visibile "Onda", in "Undulna", nella "Morte del cervo", è anche ripresa delle "Metamorfosi di Ovidio", proprio come tema descrittivo d'una trasformazione. pensi all'Oleandro, in cui viene ripresa la metamorfosi Dafne, si pensi al Ditirambo II, in cui vi ripresa la metamorfosi di Glauco, in cui si sentire proprio e confrontare materialmente, attraverso incontri di versi e gruppi di frasi, il flusso profondo che le "Metamorfosi" ovidiane esercitato sulla poesia dannunziana.