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Attività di Cloze
Franca Valeri: Io […] mi chiamo, come ho detto, Franca Norsa, il mio Valeri deriva occasionalmente da Paul Valéry perché l'amministratore di teatro mi ha chiesto “Ma come vuol chiamare? Dato che suo padre non vuole metta il suo nome” e la mia amica, che era me, aveva in mano un libro di liriche di Paul Valéry, detto: “Beh, metti Valeri per ora poi dopo vedremo” [...].
Giovanna Lenzi Pastore: Ma papà voleva che usasse il suo nome perché? Per fatto teatrale o per un fatto proprio della situazione sua origine ebraica?
Franca Valeri: No, no, per un fatto, se vogliamo, sociale. Cioè, naturalmente padre era un uomo di tradizione, grande industriale, borghese, così e non ci teneva forse aver la figlia attrice. Però poi, siccome mio padre è un molto intelligente, io poi ho capito […] il suo movente psicologico: temeva, dato che nella nostra famiglia c'erano precedenti, temeva che io potessi diventare fallita nel campo.