Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e ordina correttamente le frasi.
Attilio Bertolucci: [02:00:33:16] E qui, più breve, leggo e la terza parte.
Dove è volato l'uccello, che nell'ora più calda ti è passato sopra alto e i pali, i tronchi giovani di gaggìa che ti formano, capanna deserta, si sono rigati di freddo, un attimo, nella quiete del sole? Andava a Oriente, la pianura spoglia gli fuggiva di sotto, questo luogo del nostro cuore al tempo che più dolce del vivere si sente, come un’acqua sotto foglie cadute, il fluire interrotto. Qui lasciava qualche ora di giorno, affrettando a sé la fine della luce, già presa la pupilla in lontane città distese, fiumi più ampi che da noi nell'imminente oscurità dei ponti e delle torri. Qui lasciava quel breve, quell'estremo saluto che alla terra il cielo invia al crepuscolo e i nostri occhi, stanchi di seguire un uccello che si perde, consola l'ombra lunga delle piante sui prati, il guizzo tenero più su, più su in un cornicione friabile di villa assorta, del sole che muore. Un luogo eguale stilla nella mente del fanciullo, ai giorni, che la rondine va e torna. Qui siamo giunti dove volevamo.
Attilio Bertolucci: [02:00:34:51] Qui l'ho letta tutta. Ecco vede sono abbastanza... E no poi… la può lasciare questa. Il Viaggio d'inverno in questa evoluzione, non programmata ma naturale… ci sono alcune poesie che hanno fatto impazzire alcuni attori che le han recitate, da Romolo Valli non hanno(...) Quindi se… se… per... per… il direttore che non è niente di… che noi possiamo farne in due tempi questa...
Speaker 1 (uomo): [02:00:35:38] Io non ho alcuna difficoltà. Si può… si può fare certamente.
Attilio Bertolucci: [02:00:35:43] Anche abbastanza presto, dico, perché è una cosa… no, dico adesso… oggi è mercoledì. [VOCI CHE SI SOVRAPPONGONO] Sì… no… poi è abbastanza giusto, in fondo, perché qui c'è, insomma, una parte della… della prima mia operosità poetica. E… e c'è veramente un certo stacco. Sentirete in questo Viaggio d'inverno che è stato chiamato, è stato… è il titolo anche di una famosa raccolta di lieder di Schubert, no, Winterreise. E… ed è… anche allude, così, anche all'avanzare della stagione e dell'età anche. E c’è anche una piccola ode a Roma, dico, non siamo sempre là, e altre cose.