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Nato a Bari il 5 settembre 1924, nel primo dopoguerra lavora alla radio e subito dopo si afferma come uno dei più importanti doppiatori italiani. Prima che il cinema si accorga di lui, compare in molti sceneggiati televisivi, compresi L'isola del tesoro e Caleidoscopio (Anton Giulio Majano,1958), mentre a teatro, tra i numerosi lavori, si cimenta con Sacco e Vanzetti.
Dopo aver svolto un'intensa attività di doppiatore e aver prestato la voce a Renato Salvatori per Rocco e i suoi fratelli (Luchino Visconti, 1960), Riccardo Cucciolla riuscì a farsi apprezzare anche come attore per merito di Giuseppe De Santis (Italiani, brava gente, 1964).
Diversi anni dopo viene premiato al Festival di Cannes per la sua interpretazione di Nicola Sacco (Sacco e Vanzetti, Giuliano Montaldo, 1970) e dopo questo prestigioso riconoscimento si avvia a diventare un attore di cinema molto richiesto.
Con i registi francesi viene spesso coinvolto in trame poliziesche, come Notte sulla città (Jean-Pierre Melville, 1972) o Borsalino and Co. (Jacques Deray, 1974), mentre in Italia interpreta Antonio Gramsci ne I giorni del carcere (Lino Del Fra, 1977).
Per tutti gli anni '80 e '90 è attivo soprattutto in televisione, comparendo, tra gli altri, nel Marco Polo (1982) di Giuliano Montaldo, ne La piovra 5 (Luigi Perelli, 1990), fino al suo ultimo lavoro, La voce del cuore (Lodovico Gasparini, 1996).
Anche se saltuariamente, torna comunque a calcare il palcoscenico per rappresentare L'onorevole di Leonardo Sciascia e i suoi recital di poesia. Come doppiatore ha prestato la sua voce a William Talman, l'avversario del Perry Mason televisivo, a Gerard Blain per I delfini (Francesco Maselli, 1960) e a Jacques Charrier per Tiro al piccione (Giuliano Montaldo, 1961).
Scompare a Roma il 17 settembre 1999.
[Elena Grifoni]
Fonte: http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/riccardo-cucciolla/168987/