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Luciano Lucignani nasce a Roma l’11 Gennaio 1922.
Si iscrive inizialmente alla facoltà di Medicina, per seguire i consigli della famiglia, ma si rende subito conto che non fa per lui. Decide quindi di cambiare e di iscriversi a Legge. Darà tutti gli esami, inizierà a preparare la tesi, ma arriverà alla conclusione che quella non è la sua strada e che il suo mondo è, invece, il teatro. Decide quindi di iscriversi all’Accademia d’Arte Drammatica, dove incontra quelli che poi diventeranno i grandi attori e registi del teatro e del cinema italiani del periodo, come Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Adolfo Celi, eccetera.
Lavora come giornalista per il quotidiano di sinistra L’Unità finché un evento storico divide la sua strada da quella del partito comunista al quale era iscritto: Lucignani infatti aveva firmato un documento contro la Rivoluzione in Ungheria che però non condivideva gli ideali del partito. Questo lo spinge a cominciare a lavorare in teatro, dapprima a Firenze, dove rimane per un’intera stagione nel 1949, e poi a Roma.
All’inizio degli anni ’50 decide di mettere in scena una commedia di Bertold Brecht, Madre Coraggio e i suoi figli. A questo scopo viaggia in Germania per assistere alle rappresentazioni tedesche di quest'opera che lo aiutano a mettere in scena la sua. Il risultato è un successo come anche le rappresentazioni successive nello stesso decennio.
Ancora negli anni ‘50 inizia una collaborazione con Vittorio Gassman, celebre attore italiano di quegli anni, e con lui mette in scena molti drammi diversi tra cui Kean, di Alexandre Dumas, l’Orestiade di Eschilo e Un marziano a Roma di Ennio Flaiano. Quest’ultimo si rivelerà un vero fallimento alla prima a Milano, perché non sarà capito dal pubblico.
Un’altra importante personalità con cui Luciano Lucignani collabora è Eduardo De Filippo, grande scrittore drammatico napoletano, che lo porta con sé a Parigi a curare la messa in scena dell’edizione francese della sua commedia Questi Fantasmi. È questo un periodo molto fruttuoso che porterà alla scrittura e alla realizzazione di un’altra commedia, Vincenzo De Pretore che, a causa di un iniziale scandalo religioso dovuto alla visione del paradiso offerta dal protagonista, non avrà un grande successo in Italia ma diventerà molto popolare all’estero.
Nel 1962 Luciano Lucignani abbandona il teatro per lavorare nel cinema, a cui dedica pochi anni della sua carriera. A causa delle difficoltà incontrate con i produttori di film, decide di cambiare totalmente settore e di lanciarsi nell’editoria dove, a tutti gli anni ’80, ancora lavora.
Luciano Lucignani è scomparso a Roma l’11 Ottobre 2008, all’età di 86 anni.
[Elena Grifoni]
