Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e indica se l'affermazione è vera o falsa.
Mario Luzi: [01:00:12:12] Perché il mutamento è certamente la… lo… la… obliterazione, la cancellazione di tante cose a cui noi eravamo legati, di tante immagini, persone, presenze, è vero? E quindi è certamente compromessa e coinv… e impegnata una parte di noi, che è appunto… sensibile a questo: all'ombra, alla perdita. Ma, ecco, superando proprio questa frontiera - che a me sembrava appunto fin dall'inizio un po' parziale, un po'… un po’ angusta quasi rispetto alla grandezza tragica ma mo… ma anche affascinante del mondo – ecco, superando questa, ecco, ho visto appunto che questo mutare non è semplicemente rovinare, no, non è semplicemente dirimere, è anche creare – no – è anche creare. Cioè, è la creazione del mondo eh… a cui noi collaboriamo. E collaboriamo immersi in questo processo di morte e di vita, ecco, che in ciascuno di noi si avvera momento per momento. Non solo, esistenza per esistenza, ma momento per momento direi – è vero? E quando noi scriviamo, appunto, usiamo la parola in… in… per affidarle dei sensi nuovi, dei sensi da trasmettere, eh… certamente noi… assistiamo alla… come dire… alla… alla… morte di quella parola, nel senso in cui era stata usata prima di noi, insomma, no, cioè anche nella stessa frase, ecco, la immissione di vita nuova implica, ecco, la morte di… la perdita di una vita anteriore, ecco, che vi… che vi si era rispecchiata. Dunque questo processo di vita e di morte, ecco, che è molto cosciente in uno scrittore, no, che è sempre molto drammaticamente presente in uno scrittore, anche se non è uno scrittore che di proposito voglia distruggere il passato, ma che proprio anche nel fatto stesso che usa la lingua per affidarle un… un senso, un sentimento, una concezione, una prospettiva personale e quindi nuova, ecco, su… uccide insomma… uccide… effettivamente un patrimonio - no? - di… un deposito che questa ehm… frase già conteneva – insomma no? – e che è ormai senza… per lui ormai senza senso. Quindi, questo processo di trasformazione, di metamorfosi, ecco, che è nella legge stessa del mondo – è vero? Ecco, che, come dice Sinesio: “è la realtà nel suo… nel suo più intimo recesso, ovvero, nel suo livello più profondo – eh… questo è appunto un… un… processo che coinvolge i sentimenti e le pulsioni, eh, di morte e di nascita – è vero? – di morte e di vita, in continuazione.