Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e scegli la risposta giusta.
Mario Luzi: [02:00:00:06] Volevo leggere,ecco, da questo… sì, da questo se… c'è una parte del… di questa… mio ultimo volume del battesimo… Per il battesimo dei nostri frammenti che è appunto intitolata Bruciata la materia del ricordo, ma non il ricordo. Ecco,e vorrei farla precedere dalla lettura di altri pochi versi, questa lirica omonima, che si… che dà… che dà il titolo a tutto il settore, a tutta la sezione - Bruciata la materia del ricordo, ma non il ricordo - ecco, eh, e che si chiama appun… che comincia con questo verso.
Memoria di che, memoria di quando?
Non sa il ricordo
se com’era la rammenta
o se com’era la svisa.
Tuttavia
ricorda. Ricorda lei, ricorda
la luce d’anteprimavera
di quel ricordo.
Quindi è una prospettiva senza fondo, insomma, no? E noi spesso appunto ci ricordiamo di altri ricordi. La memoria, ecco, è memoria di altra memoria. Io qui, cerco di afferrare l'attimo in cui mi è apparsa per la prima volta una persona, una figura a cui poi sono rimasto legato – vero? – da tanto… da tanti vincoli, però non trovo quel momento: «Memoria di che, memoria di quando? Non sa il ricordo se com'era la rammenta o se com’era la svisa». Ecco. Non sa se… il… il ricordo, se è uno specchio fedele, eh, oppure è esso stesso un fattore di…
Intervistatrice: [02:00:02:08] Proiezione.
Mario Luzi: [02:00:02:09] Un fattore di modificazione, di… di mutamento, insomma, di trasformazione. «Tuttavia ricorda, ricorda lei, ricorda la luce d’anteprimavera di quel ricordo». Ecco. Ricorda, ecco, un… una percezione remota, in cui forse si scrive quel ricordo, ma non quel ricordo in se stesso.