Leggi il testo della trascrizione del frammento dell'intervista e stabilisci le giuste corrispondenze.
Giovanni D'Anna: [01:02:04] Sì, ma questo è, diciamo, un lato molto positivo, cioè questo suo… questa sua sempre viva capacità di studio che unita, direi, all'entusiasmo per la musica e per le audizioni, unita all'interesse per tanti aspetti della… della vita pubblica, della vita normale - non ultima, per esempio, anche la passione di andare qualche volta alla partita la domenica, va bene? ecco - lo rende… lo rende ancora, diciamo, così vivo e la cosa ci riempie proprio di… di grande gioia, perché pensiamo che appunto la sua… purtroppo, la sua solitudine - perché sappiamo che purtroppo le circostanze amare della vita lo hanno costretto adesso a vivere da solo, insomma in questi anni - la sua solitudine viene combattuta molto bene e noi ci auguriamo che sia ancora per molti anni, ecco, combattuta e vinta in questo modo così… così… così bello insomma.
Ettore Paratore: [01:03:16] Dopo la versione integrale di Plauto e dopo il mio commento integrale all'Eneide, ancora deve farsi luce una grossa impresa che ho compiuta, cioè la versione italiana - la prima versione italiana completa - dell'epistolario di San Bernardo, opera anche quella imponente, di cui i due volumi stanno per uscire. Ma questa grossa impresa in fondo, io l'ho già compiuta. Attualmente vedo difficile il poterne - anche data l'età che ho - il poterne affrontare un'altra. Debbo dire appunto - lei ha alluso alle disgrazie che hanno reso un purgatorio in terra la mia vita da dieci anni – vi… le disgrazie mi hanno fatto maturare sempre di più quella visione pessimistica della vita che, in fondo, il cattolicesimo profondamente inteso, non manca di… di infondere in chi lo pratica e lo segue sul serio. E quindi anche questa visione sempre più scura della esistenza, che si conferma ogni giorno col dolore della solitudine, ha contribuito a scoraggiarmi dall'affrontare grossi compiti, come ho fatto nei decenni precedenti.