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6. Il melodramma tra Ottocento e Novecento

Introduzione

Nel periodo che intercorre tra l’ultimo ventennio del XIX secolo ed i primi vent’anni del successivo, il linguaggio operistico italiano vive una sorta di trasformazione/sviluppo dei suoi caratteri stilistici dovuto all’influenza di due importanti fenomeni culturali: da una parte, la nuova sensibilità sviluppatasi con l’esperienza letteraria italiana ed europea del Verismo/Realismo e, dall’altra, con l’assimilazione (o, quanto meno, dall’ascolto) delle trasformazioni del linguaggio musicale che si erano andate consolidando dopo la lunga esperienza ottocentesca delle Scuole Nazionali e l’attenzione ed il recepimento delle caratteristiche delle culture musicali extraeuropee. Il più autorevole rappresentante di questo ricco ed interessante momento di irruzione del “vero” e di contaminazione musicale nel melodramma italiano è senz’altro Giacomo Puccini, che si ritrova affiancato però da una fitta schiera di compositori tra i quali i più noti sono Pietro Mascagni e Ruggero Leoncavallo.