Leggete queste parti dell’intervista di Carlo Belli e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Intervistatore: E dimmi un'altra cosa allora: un altro aspetto, la musica. Ecco, poche sere fa io avuto occasione di sentire, con grande tua ritrosia, cioè: “Ma no, ma sono bazzecole". […] Ecco, fondo, invece un parere mi è sembrato molto autorevole, molto importante Roman Vlad, no? Il quale era stupito, in fondo, della qualità questa tua musica. Questo è un altro tuo segreto, no?
Carlo Belli: Mah, io ho musica al Conservatorio di Parma e col vecchio Zuelli, che stato con Verdi. Me l'ha fatta studiare serio la musica, eh, le forme musicali, il contrappunto, armonia. Non era soltanto strumento - che io suonavo violino - non era soltanto quello, era la forma della musica, come fatta la musica: il contrappunto, quindi. E, cosa dicevamo?
Intervistatore: Ecco, io sapere questo tuo rapporto: te musicista.
Carlo Belli: Sì, e io, francamente io musicista, sono un musicista. Tu vedi che un uomo Vlad, che, in nome del cielo, è quello che è.
Intervistatore: Un’autorità.
Carlo Belli: È venuto me e ha detto: "Ma, corpo di un cannone! Bravo, bravo, ! Hai una forma smagliante!", eh? Era una sonatina Liberty [...].
Intervistatore: Dimmi, hai prodotto molta musica?
Carlo Belli: Eh, parecchia, ma sempre nascosta, perché paura.