Leggete queste parti dell’intervista di Carlo Belli e completate con le parole mancanti. Non importa se non completate tutto. Poi ascoltate il sonoro corrispondente per controllare quello che avete scritto. Fate attenzione: nel sonoro ci sono più parole che nel testo, cercate solo quelle che vi interessano.
Attività di Cloze
Carlo Belli: Che cos'è Kn? Vedete io son partito questo principio: la pittura di che cosa fatta? È fatta di colore e di forma; la musica di cosa è fatta? È fatta di forma e suono. Quindi vedete che c'è una materia che è uguale tutti, la forma e il colore per esempio, no? È costante che i matematici chiamano K, però - io dico - c'è una, , tre, n-maniere di adoperare questo K: tanto è vero c'è Raffaello e anche il Madonnaro, eh? Tutti due, però, non possono fare a meno forma e del colore. C'è Beethoven e quello che la canzonetta: tutti e due non possono fare a di una costante, che è la forma e suono.
Intervistatore: Carlo […] - tu sai che passo un uomo cattivo - tu però in Kn non dicevi Beethoven, anzi : Bach no e no Beethoven.
Carlo Belli: È vero, io dicevo Beethoven, adesso così, perché me Bach era quello che più si accostava costante K: era soltanto forma e suono, mentre altri alla forma e al suono aggiungevano sentimento.